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Missione Archeologica Italiana nella Piana di Erbil (regione del Kurdistan Iracheno)  

La Missione Archeologica Italiana nella Piana di Erbil (MAIPE) dell’Università degli Studi di Milano è diretta dal Prof. Luca Peyronel con la vice-direzione della dott.ssa Agnese Vacca ed indaga i siti di Helawa e Aliawa ubicati nella zona sud-occidentale della piana di Erbil (Regione del Kurdistan iracheno). I due siti sono occupati a partire almeno da novemila anni fa e permettono di ricostruire la storia di questo territorio della Mesopotamia settentrionale, dai primi villaggi neolitici di agricoltori e allevatori fino al periodo islamico. Dopo la ricognizione territoriale nell’area (2013 e 2015), nel 2016 si sono avviati gli scavi archeologici ad Helawa e nel 2019 ad Aliawa.

Veduta dei siti di Aliawa e Helawa nella piana di Erbil

Veduta dal drone del sito di Aliawa

Nel sito di Helawa, la trincea aperta sul declivio meridionale ha documentato una lunghissima e ininterrotta sequenza occupazionale, dal VII al IV mill. a.C. I livelli più antichi individuati risalgono ad un villaggio di agricoltori e allevatori dell’epoca di Halaf (fine VII-VI mill. a.C.). La successiva fase è relativa al periodo di Ubaid, databile tra fine VI e metà V mill. a.C., documentato da una struttura composta da vani cellulari di piccole dimensioni associati ad una fornace per la cottura della ceramica. Nel Tardo Calcolitico 1-2 il sito si ingrandisce raggiungendo forse i dieci ettari e gli edifici residenziali, le  strutture di lavorazione e le istallazioni per l’immagazzinamento documentano processi di accentramento delle risorse e una crescente complessità socio-economica. Sulla sommità del mound risale all’ultima fase occupazionale del Tardo Calcolitico (inizi del IV mill. a.C.) un edificio tripartito distrutto da un incendio, all’interno del quale sono state ritrovate numerose cretule di argilla con impronte di sigilli a stampo, importante testimonianza di attività di gestione amministrata dei prodotti conservati all’interno della struttura. Dopo un abbandono durato oltre due millenni, il sito viene rioccupato alla fine del Bronzo Medio per poco più di due secoli. Sono datati a questo periodo un edificio di notevoli dimensioni costruito al di sopra delle rovine del Tardo Calcolitico nell’Area B e una struttura adibita alla trasformazione e immagazzinamento di derrate alimentari nell’Area D.

L’edificio bruciato degli inizi del IV mill. a.C. sulla sommità del sito di Helawa

Una cretula con impronta di sigillo a stampo dall’edificio bruciato di Helawa

Il sito Aliawa raggiunge i 18 ettari di estensione ed è formato da una collinetta principale di 2 ettari e da una città bassa occupata soprattutto nel Bronzo Medio-Tardo (2000-1200 a.C.) e nel periodo ellenistico, partico ed islamico. Lo scavo di una trincea stratigrafica  sul versante meridionale del mound ha riportato alla luce nella campagna del 2019 una sequenza di imponenti edifici dell’età finale del Bronzo Antico, una serie di strutture del Bronzo Medio e Tardo e una occupazione dell’età del Ferro.

Frammento di vaso Ubaid con figura di capride da Helawa

Le ricerche della MAIPE sono svolte sulla base dell’accordo con la Direzione Generale delle Antichità della Regione del Kurdistan d’Iraq e sono sostenute dall’Università degli Studi di Milano, dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (DGSP Uff. VI), dal Ministero dell’Università e della Ricerca (Programmi PRIN). Ulteriori informazioni sono reperibili sul sito web delle missioni Unimi in Oriente.

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